Due pianoforti e un’orchestra per un finale davvero trionfale (17-09-2011)

 LA RECENSIONE. San Barnaba al limite della capienza per il concerto d’apertura del Festival 

Ben sorretti dalla bacchetta sicura di Pier Carlo Orizio, Irene Veneziano e Daniele Alberti hanno affrontato con decisione il vorticoso Rondò

“Tre autori, tre mondi musicali totalmente differenti tra loro. Con Respighi, seguito da Wagner e poi da Mozart, la serata inaugurale della sesta edizione delle X Giornate ha fatto il pieno di pubblico al Salone San Barnaba, ieri sera per un concerto ottimamente riuscito e dal programma molto interessante.
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Ma l’attesa più forte da parte del pubblico era per la seconda parte della serata, con i due pianoforti contrapposti per il celebre «Concerto in mi bemolle maggiore K 365» di Wolfgang Amadeus Mozart, affrontati da Daniele Alberti e, all’altra tastiera, dalla ventiseienne Irene Veneziano. Il pubblico ha colto, nello svolgersi del discorso musicale, il carattere particolarmente volitivo di entrambi gli interpreti; un carattere che si sposava molto bene con il carattere della composizione mozartiana. Si tratta infatti di un Concerto che il Salisburghese aveva scritto e pensato molto probabilmente per sé e per la sorella pianista Nannerl. Una pagina particolarmente bella quella del movimento lento centrale, con il suo carattere colloquiale e sereno ma anche con un pizzico d’ironia nel passaggio del tema da una tastiera all’altra.
Trionfale il movimento finale, ben sorretto dall’orchestra guidata da Pier Carlo Orizio e che ha visto i due solisti impegnati nel vorticoso Rondò, con quella Cadenza «concertata» nient’affatto facile da affrontare insieme.
Grandi applausi e un bis del Concerto mozartiano.”

http://www.bresciaoggi.it  17/09/2011

Luigi Fertonani