Pianosolo Recensione del CD Irene Veneziano plays Chopin and Debussy (16-12-2012)

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a cura di Paola Parri

Irene Veneziano plays Chopin and Debussy (2012)

Registrato dal vivo presso la Fazioli Concert Hall su un Gran Piano Fazioli F278, questo lavoro discografico diIrene Veneziano conferma le preziose doti musicali della pianista e la consacra alla piena maturità artistica.Chopin e Debussy al centro delle interpretazioni dellaVeneziano. Passaggio quasi obbligato il faccia a faccia con il compositore polacco per qualsiasi pianista classico che voglia affermarsi come tale, e per questo rischioso, così tanto eseguito da richiamare inevitabilmente alla mente le esecuzioni di quegli artisti che hanno fatto la storia del pianismo internazionale.Chopin, terreno sul quale si misurano abilità tecnica, padronanza dello strumento, potere espressivo e creatività interpretativa. Irene Veneziano supera magnificamente la prova. In repertorio per questo concerto consegnato alla registrazione lo “Scherzo n.2 op.31”, in cui i diversi momenti dell’arte di Chopin, strutturati in forma rapsodica e attestanti la gamma sentimentale contrastante del compositore, sono proposti dalla pianista in maniera magistrale. Il testo consegnatoci da Chopin si svolge nella sua lettura con grande ricchezza di sfumature, come un quadro in cui il pittore abbia sapientemente dosato i chiaroscuri, le ombre, le luci, alternando slanci passionali ed eroici a una delicata cantabilità melodica ottenuta con limpidezza di fraseggio e una generale luminosità. Nel “Notturno n.2 op.15”, con il suo tema delicato e lento, Irene Veneziano esordisce quasi sottovoce, ci trattiene per un attimo nell’attesa di quello che accadrà, la percepiamo assorta nella concentrazione del pensiero musicale di Chopin da cui scaturisce quella bellezza che solo l’artista sinceramente ispirato sa creare. Ci sono molti modi di sedere a un pianoforte e guardare alla partitura. Irene Veneziano è pienamente dentro la musica di Chopin, la giovane pianista l’ha compresa prima ancora di eseguirla, basta ascoltare la sua versione della “Ballade n.1 in Sol minore op.23”, in cui riesce a rendere quel carattere drammatico eppure sognante con naturalezza, dosando le pause in funzione espressiva, disegnando con tocco impeccabile i turbinosi voli emotivi di Chopin, rendendoci partecipi di un’esperienza non solo musicale, piuttosto un’avventura dell’anima che traspone il romanticismo di quella musica nel nostro tempo.

Tributo d’obbligo quello che Irene Veneziano rende a Claude Debussy, in occasione delle celebrazioni per il 150 anniversario dalla sua nascita. La pianista compie un viaggio fra differenti composizioni diDebussy, da due dei “Preludes” al “Children’s corner” fino a “L’Isle joyeuse”, un percorso nella novità armonica del compositore francese e nella variegata espressione musicale con cui ci ha regalato suggestioni proiettate nella modernità. Piano e forte. Se pensiamo alle indicazioni di dinamica delle partiture di Debussy, alla precisione con cui ci ha consegnato le sue visioni, ascoltando Irene Venezianosentiamo nitidamente una lettura consapevole e attenta filtrata attraverso una personalità decisa e innamorata della musica. Questo lavoro si chiude con la “Toccata op.111 n°6” di Saint- Saëns, rocambolesca composizione in cui Irene Veneziano si inerpica su territori musicali differenti e in cui riesce a dire la sua affermandosi definitivamente non più solo come promessa del nostro pianismo, ma come realtà della grande musica internazionale.

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Tracklist: F. Chopin: Scherzo op.31, Ballade op.23, Polonaise op.44, Nocturne op.15 n°2, Berceuse op.57/C. Debussy: 2 Preludes (Book I), Children’s corner, L’isle joyeuse/C. Saint-Saëns: Toccata op.111 n°6/ Chopin: Berceuse op.57

http://www.youtube.com/watch?v=jjCvTqB4DXk

http://www.youtube.com/watch?v=HmHTqqwCUq0

http://www.youtube.com/watch?v=Tf-hSeum6ZA